Nido d’infanzia di Riomaggiore Valeria Paganini

LA STORIA

Il nido di infanzia “Valeria Paganini” nasce come asilo nido aziendale del Parco Nazionale delle Cinque Terre, fiore all’occhiello delle iniziative a sostegno della famiglia, nel dicembre del 2006.
In comune di Riomaggiore, ad agosto 2016 ha affidato la gestione del Servizio a COCEA in Associazione Temporanea di Imprese con Consorzio Turistico 5 Terre.
Il nido Valeria Paganini si trova a Riomaggiore in Via Del Santuario 123/A. È una struttura moderna e funzionale che accoglie bimbi dai 3 ai 36 mesi, è aperto da settembre ad agosto, dal lunedì al venerdì dalle ore 8,00 alle 16 e a richiesta fino alle ore 18.00.
La cucina è interna e propone un menù vegetariano, anche al fine di facilitare il percorso di educazione al gusto e favorire l’acquisizione di comportamenti alimentari corretti e rispettosi dell’ambiente.

Le attività sono incentrate su progetti pedagogici di qualità, pensati e predisposti sulle particolari peculiarità e bisogni dei gruppi dei bambini accolti.
All’interno del NIDO è possibile usufruire di un importante servizio, “La Ludoteca come doposcuola” pensato dall’amministrazione comunale, per dare una risposta ai bambini che frequentano la scuola primaria che possono quindi pranzare al Nido e trascorrere il pomeriggio (fino alle ore16.00 e a richiesta fino alle ore 19.00) impegnandosi in attività ludico creative e nello svolgimento dei compiti scolastici.

La Giornata Educativa

I tempi della quotidianità nei servizi per l’infanzia costituiscono il “telaio” su cui si costruiscono intrecci relazionali e di apprendimento. La quotidianità, con le sue routine, accoglie il bisogno dei bambini di situazioni conosciute o riconoscibili che permettono di creare una regolarità di episodi, di azioni e di attese, di costruire sequenze spazio-temporali che includono anche la novità, lo stupore e la curiosità. La giornata scandita nei diversi momenti permette di acquisire familiarità con l’ambiente e con le persone, per costruire una conoscenza che diventi propria, che gli permetta di diventare protagonista del proprio tempo con il suo continuo interrogare e scoprire la realtà. Lo scandire diversi momenti della giornata significa inoltre rendere esplicite le riflessioni e le intenzionalità che sono state pensate per accogliere i bambini. Questa attenzione nasce dalla consapevolezza che nella quotidianità accadono le cose più importanti, è quindi fondamentale progettare l’organizzazione della giornata e non lasciare niente al caso, “ascoltare”, recuperare con una lettura attenta tutti i “frammenti” che vengono prodotti, le cose che accadono, per restituire un’immagine forte dei processi e delle esperienze che i bambini vivono.

Questa organizzazione non è rigida e immodificabile, infatti è soggetta a continue rielaborazioni e riflessioni per individuare le strategie più efficaci in base al gruppo dei bambini, alla loro effettiva presenza nelle diverse fasce orarie, al fine di garantirne la massima efficacia e benessere. Dopo aver considerato le variabili più significative è altrettanto importante permettere al servizio di funzionare in base alle regole essenziali in quanto una giornata “ studiata” nei minimi particolari, le cui scelte non sono lasciate all’improvvisazione casuale è fondamentale per la serenità dei bambini e delle educatrici. Dal punto di vista del tempo della giornata, l’organizzazione segue, indicativamente, lo schema rappresentato nel seguito. Sarà opportuno precisare che ogni bambino, in relazione alla tipologia di frequenza prescelta dalla famiglia, parteciperà in modo variabile alle diverse situazioni che si realizzano nel corso del complessivo orario di apertura.


Il Gruppo di Lavoro

Il collettivo è costituito: dal personale educativo, che si occupa della gestione generale del servizio e del rapporto con le famiglie, dal personale ausiliario che si occupa della pulizia degli ambienti, della distribuzione delle merende, dalla cuoca che prepara il pranzo direttamente al nido con alimenti biologici e a km zero e dal coordinatore pedagogico del nido. Il personale partecipa a percorsi di formazione permanente durante il corso di ogni anno scolastico.


COORDINATRICE PEDAGOGICA

Maset Carla

REFERENTE COOP COCEA

Rebecchi Raffaela

Le Situazioni Educative

Considerando i diversi tipi di situazioni che si presentano nell’arco della giornata, può essere utile fare riferimento ad una tipologia che ne distingua fondamentalmente tre tipi – le ruotines, il gioco libero e il gioco strutturato – di cui parleremo ora brevemente in modo separato.

Le routine

Vengono definite con questo termine quelle situazioni che si ripetono quotidianamente, secondo modalità e tempi piuttosto regolari e sono, principalmente, legate al soddisfacimento di bisogni fisiologici del bambino, come la nutrizione, la pulizia e il sonno; inoltre, consideriamo routines i momenti dell’ingresso e dell’uscita, che rappresentano momenti di transizione tra il servizio e la famiglia.
Mentre è opportuno evidenziare che il termine di routine non va assolutamente interpretato nel senso di riferirsi a situazioni anonime e meccaniche, è altresì vero che la caratteristica della regolarità, legata a queste situazioni, fa sì che esse costituiscano per il bambino un vero e proprio orientamento rispetto ai tempi della giornata ed a ciò che, momento per momento, è ragionevole attendersi. La dimensione sociale che caratterizza alcuni di questi contesti è, da un lato, la condivisione con il gruppo base e, dall’altro, il rapporto individualizzato con l’educatore, più o meno intenso a seconda dell’età dei bambini considerati. I momenti di routine vanno comunque molto curati sul versante della relazione, soprattutto quando contemplano l’elemento della cura personale, mentre è comunque vero che vengono padroneggiati dal bambino con livelli anche molto diversi di autonomia e competenza a seconda della loro età e del loro sviluppo. E’ opportuno, in tutti questi casi, che un intervento individualizzato rispetti il bambino senza creare in lui frustrazioni: si tratta di intervenire con un aiuto quando il bambino mostra di non essere pronto a fare da solo, ma anche di comunicare al bambino che c’è tempo e disponibilità per quel ‘provare e riprovare’, e per imparare dall’errore, che rappresenta il procedimento più naturale per l’acquisizione di nuove competenze.

Il Gioco libero

Il gioco libero occupa una parte quantitativamente rilevante della giornata del bambino nel servizio, anche se è vero, naturalmente, che tale quota di tempo si diversifica in relazione all’età dei bambini e al tipo di organizzazione del servizio.
Il gioco libero si svolge, di solito, in un contesto ambientale ampio, il bambino ha la possibilità di scegliere tra diverse opportunità di gioco, come anche la libertà di scegliere possibili compagni di gioco, all’interno di un gruppo ampio. Nei momenti di gioco libero, l’adulto è presente e disponibile alle interazioni con i bambini, quando queste vengono ricercate o se la situazione si mostra disordinata o caotica; altrimenti, l’intervento attivo dell’educatore viene limitato ed i bambini si auto-organizzano nel gioco, utilizzando i vari angoli, dove trovano disponibili un’ampia varietà di oggetti e materiali organizzati.
Il valore di queste situazioni risiede nell’essere identificabili come contesti di supporto ai processi di esplorazione, familiarizzazione e conoscenza sia dell’ambiente fisico, nonché allo sviluppo delle relazioni tra i bambini.

Il gioco strutturato

Le situazioni di gioco più organizzato che definiamo anche didattiche o di laboratorio- si differenziano dal gioco libero rispetto ad alcune variabili.
Il contesto ambientale in cui si svolgono è maggiormente definito, trattandosi, in genere, di spazi atelier, organizzati per attività di piccolo gruppo,. I materiali e gli oggetti messi a disposizione sono selezionati in base al tipo di proposta e il gruppo è, generalmente, di dimensioni più ridotte rispetto a quanto accade nel gioco libero. L’intervento dell’adulto educatore è più attivo, sia nel proporre e strutturare la situazione che nell’assumere il ruolo di ‘regista’ nel corso del suo svolgimento.
In sintesi, le scelte, le azioni ed i processi che il bambino mette in atto, pur caratterizzati comunque da una naturale quota di variabilità e imprevedibilità, avvengono all’interno di un contesto maggiormente definito e circoscritto rispetto a quanto accade nelle situazioni di gioco libero. La scelta da privilegiare rimane comunque quella di proposte aperte, che lascino spazio per un contributo individuale attivo e costruttivo e per il confronto, fra i bambini, di diverse strategie e ipotesi, nel quadro di un processo di generale negoziazione fra punti di vista diversi; le situazioni chiuse, i percorsi completamente predeterminati e orientati ad una unica soluzione, dove ciò che si chiede al bambino è di mostrarsi adeguato e competente rispetto ad una risposta attesa dall’adulto rappresentano molto meno proposte utili e significative.

SEZIONI

Nido d’infanzia è costituito da due sezioni:
– Lattanti e Semidivezzi e Divezzi
Apertura dal Lun/Ven con dalle ore 7.30 alle 16.00.
Il numero totale dei bambini ospitati è di 36.
Apertura dal Lun / Ven con dalle ore 7.30 alle 16.30

ACCESSO AL SERVIZIO

Per accedere al servizio è necessario presentare apposita domanda disponibile siti internet del comune di Riomaggiore e di COCEA